Un messaggio per Patrick – Thinking of Patrick

Caro Rettore, care prorettrici e personale Unibo,

condivido con voi un breve messaggio che vorrei pervenisse, almeno idealmente, al nostro compagno Patrick Zaki che oggi trascorre, come già avvenne nel giugno scorso, il suo compleanno in stato di detenzione. 

Caro Patrick,

ti scrivo questo messaggio che sento di poterti rivolgere a nome della nostra intera comunità.

Numerosi sono stati gli appelli delle studentesse affinché, a Bologna e in tutto il nostro Paese, si prendesse posizione in maniera decisa contro il tuo stato di ingiusta prigionia.

La mobilitazione da parte della nostra università e del paese in cui vivevi nel periodo precedente il tuo arresto sono state fino ad oggi purtroppo insufficienti, tanto da dare l’impressione di scadere nell’ipocrisia. Basta forse “sperare nella tua liberazione”, “pensare a te con empatia, senso di vicinanza e trepidante attesa di una svolta positiva” per fare pressione su chi ti tiene ancora oggi in carcere? Basta forse mandare mail una tantum alle studentesse e sistemare delle sagome con la tua figura nelle aule studio perché qualcosa si smuova? Essere con te anche oggi, e ricordare che giungi al traguardo dei tuoi trent’anni, è cionondimeno importante perché ci consente di pensare l’università non solo come ingiusta nei nostri confronti, ma anche come ingranaggio di un sistema più ampio di fronte al quale è asservita. Il fatto che sia stata sospesa fin dall’inizio ogni intenzione di minacciare la cessazione di accordi che riguardino l’Unibo, o quantomeno di prendere una posizione chiara e oppositiva nei confronti del nostro governo, che nonostante Regeni vende navi da guerra all’Egitto, è quanto ci fa più male. Ma è anche quello che ci spinge a continuare, con immutata tenacia, la battaglia nei confronti della nostra università per fare in modo che chi ha il potere lo eserciti in modo giusto, per la vita di tutti e quindi per la tua liberazione: la nostra voce continuerà a farsi sentire fino a che non ti sapremo di nuovo accolto nella nostra comunità e in grado di abitare la speranza nel futuro.

Un forte abbraccio da tutte e tutti noi,

Larissa Uberti

[di seguito riportiamo la mail inviataci dal Rettore, giorno 16/06/2021:

Care studentesse e cari studenti, colleghe e colleghi,

condivido con voi un breve messaggio che vorrei pervenisse, almeno idealmente, al nostro studente Patrick Zaki che oggi trascorre, come già avvenne nel giugno scorso, il suo compleanno in stato di detenzione.

 Caro Patrick,

ti scrivo questo messaggio che sento di poterti rivolgere a nome della nostra intera comunità. Numerosi sono gli eventi, a Bologna e in tutto il nostro Paese, che in questi giorni vogliono tenere alta l’attenzione sul tuo stato di ingiusta prigionia e privazione di quel bene inalienabile che è la libertà. L’incessante mobilitazione, come spero tu sappia, non può certo dirsi legata all’odierna contingenza del tuo compleanno: dal 7 febbraio 2020 nessuno di noi ha mai smesso di sperare, neppure per un giorno, nella tua liberazione, e di pensare a te con empatia, senso di vicinanza e trepidante attesa di una svolta positiva. Essere con te anche oggi, e ricordare che giungi al traguardo dei tuoi trent’anni, è cionondimeno importante perché ci consente di pensarti non solo come studente, come risoluto sostenitore della libertà del pensiero critico, ingiustamente detenuto nel mancato rispetto dei diritti umani, ma anche e soprattutto come uomo, accompagnato e sostenuto, sino a un anno e mezzo fa, come tutte e tutti noi, da speranze, progetti, aspettative, sogni. Il fatto che sia stato sospeso con inaudita violenza e inaccettabile sopraffazione il corso della tua vitale energia e della tua crescita è quanto ci fa più male. Ma è anche quello che ci spinge a continuare, con immutata tenacia, la battaglia per la tua liberazione: la nostra voce continuerà a farsi sentire fino a che non ti sapremo di nuovo accolto nella nostra comunità e in grado di abitare la speranza nel futuro.

 Un forte abbraccio da tutte e tutti noi

[Francesco Ubertini]