L’Università indigesta. Note da un’inchiesta

Dall’articolo di Francesco Pezzulli, pubblicato il 24 marzo 2021 su MACHINA.

“Togliere il diletto agli studi è un danno per il genere umano scriveva Leopardi. Ed oggi che l’università vive in funzione del grado di occupabilità dei suoi studenti il disastro è compiuto e il diletto scomparso. Ciò che resta della comunità di allievi e maestri sono le macerie entro le quali si muovono, primi e secondi, sempre più frastornati dai nuovi tempi, ritmi e spazi che le riforme universitarie hanno dettato.”

https://www.machina-deriveapprodi.com/post/l-universit%C3%A0-indigesta-note-da-un-inchiesta

Univer-city: l’università oggi

Univer-city

In questa riflessione guarderò l’università come momento di passaggio dentro dei percorsi di “realizzazione” soggettiva. Prendo in prestito la parola “realizzazione” anche se mi fa schifo l’immaginario finalista a cui allude (quale sarebbe l’obiettivo della vita in base al quale è possibile valutarci su una scala omogenea?), ma per mancanza di meglio la scelgo per riferirmi alla costruzione un quadro di senso dentro cui è pensabile la felicità. Continua a leggere Univer-city: l’università oggi

Un messaggio per Patrick – Thinking of Patrick

Caro Rettore, care prorettrici e personale Unibo,

condivido con voi un breve messaggio che vorrei pervenisse, almeno idealmente, al nostro compagno Patrick Zaki che oggi trascorre, come già avvenne nel giugno scorso, il suo compleanno in stato di detenzione. 

Caro Patrick,

ti scrivo questo messaggio che sento di poterti rivolgere a nome della nostra intera comunità.

Numerosi sono stati gli appelli delle studentesse affinché, a Bologna e in tutto il nostro Paese, si prendesse posizione in maniera decisa contro il tuo stato di ingiusta prigionia.

La mobilitazione da parte della nostra università e del paese in cui vivevi nel periodo precedente il tuo arresto sono state fino ad oggi purtroppo insufficienti, tanto da dare l’impressione di scadere nell’ipocrisia. Basta forse “sperare nella tua liberazione”, “pensare a te con empatia, senso di vicinanza e trepidante attesa di una svolta positiva” per fare pressione su chi ti tiene ancora oggi in carcere? Basta forse mandare mail una tantum alle studentesse e sistemare delle sagome con la tua figura nelle aule studio perché qualcosa si smuova? Essere con te anche oggi, e ricordare che giungi al traguardo dei tuoi trent’anni, è cionondimeno importante perché ci consente di pensare l’università non solo come ingiusta nei nostri confronti, ma anche come ingranaggio di un sistema più ampio di fronte al quale è asservita. Il fatto che sia stata sospesa fin dall’inizio ogni intenzione di minacciare la cessazione di accordi che riguardino l’Unibo, o quantomeno di prendere una posizione chiara e oppositiva nei confronti del nostro governo, che nonostante Regeni vende navi da guerra all’Egitto, è quanto ci fa più male. Ma è anche quello che ci spinge a continuare, con immutata tenacia, la battaglia nei confronti della nostra università per fare in modo che chi ha il potere lo eserciti in modo giusto, per la vita di tutti e quindi per la tua liberazione: la nostra voce continuerà a farsi sentire fino a che non ti sapremo di nuovo accolto nella nostra comunità e in grado di abitare la speranza nel futuro. Continua a leggere Un messaggio per Patrick – Thinking of Patrick

Welcome to Giovanni Molari

Alla spettabile attenzione del Magnifico Rettore Giovanni Molari
Gentile Professor Molari,
come studenti e studentesse dell’Università di Bologna vogliamo farle le congratulazioni per la vittoria delle elezioni per il posto di Magnifico Rettore, sperando che questo mandato possa essere svolto in serenità e all’insegna della collaborazione.
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